-

giovedì 25 aprile 2013

Bye Bye, Balkans By Bike!

di Miriam Bonalumi




Sarajevo will overturn you.
Capovolgere, scombussolare.

L'amore per i Balcani è una nota patologia, facilmente trasmissibile. Non c'è vaccino, dicono. Alcuni dei redattori di "Spogliatevi" ne sanno qualcosa, ed io per prima non posso non provare un pò d'invidia di fronte alla progettazione di un viaggio così folle. 
30 Aprile-14 Maggio 2013
Trieste -Sarajevo,  tutta in sella.
Un assaggio di Slovenia, un bel tratto di entroterra croato, e poi Bosnia.
Anzi, un pò di Bosnia, poi giù in Erzegovina, e solo allora la conquista della misteriosa città dei mille minareti. Perchè a Sarajevo i minareti "spuntano" come funghi, fondendosi coi grattacieli, le fontane, le colline e i cimiteri.Chi si chiede cosa si trovi tra noi e tutto ciò che consideriamo diverso dovrebbe farsi un giretto da quelle parti, troverebbe una meravigliosa cerniera tra due (o forse più) mondi.Cerniera violata, più volte spaccata, ma sempre riaggiustata...

Doveroso, prima che i due viaggiatori si cimentino nell'impresa, capire come, perchè e se davvero valga la pena arrivare in questa terra di mezzo pedalando. A questo proposito ecco gli stralci di un'intervista a Francesco  Locatelli, già noto ai lettori per i suoi estenuanti quanto avvincenti trattati sulle montagne bergamasche.

M: Un giorno uno si sveglia e dice: dai, andiamo in Bosnia Erzegovina in bici! Non ci crede nessuno..

F: Alòra; non ho mai avuto l’occasione di andarci, nei famigerati Balcani. L'occasione di poter fare un viaggio è arrivata, e il modo migliore per farlo in questo momento per me è la bicicletta. L'idea iniziale era quella di raggiungere Istanbul (indubbiamente ispirati da "Tre uomini in bicicletta" di Paolo Rumiz), ma dovendo scontrarci con la realtà (tempo e costo) abbiamo ipotizzato un...ripiego?  I Balcani, scelti per la storia, la cultura, la morfologia: preparando il viaggio ci siamo resi conto che era tutt'altro che un ripiego! Una zona "intensa" da moltissimi punti di vista...f**a, c’è un botto di salita!  La Turchia rappresenta l'incrocio tra Oriente e Occidente per eccellenza, cosa che non a caso succede anche a Sarajevo...

 Qualche informazione sull'itinerario?

Partiremo da Trieste, città di frontiera: due giorni di viaggio nel Sud della Slovenia, un'area piuttosto montuosa. Attraverseremo un tratto di circa 100 km in Croazia (dalla città di Karlovac ai "Plitvicka jezera"), una zona poco battuta. "Infine" entraremo a Nord Ovest della Bosnia, scendendo prima fino a Mostar e poi a Nord-Est verso Sarajevo, tappa finale.

Numero ideale di persone per un viaggio simile?
Fattibile massimo in 4 persone: noi siamo in 2 per la disponibilità, difficile da trovare in queste date. Il compagno del viaggio sarà Luca, un amico già "collaudato" per questo tipo di avventure.

Caratteristiche ideali di un compagno di viaggio per tale impresa?

Persona:
- molto disponibile all’adattamento (clima, economia, imprevisti)
- disposta a farse ‘na risata nelle difficoltà, che non "caghi la min***a" se sei stanco
- che sappia apprezzare l' aspetto culturale del viaggio

Principali paure, preoccupazioni?
Alcune tappe rimangono tuttora un'incognita, punteremo sull’ospitalità della gente. Preoccupa anche l'idea di passare dal nulla alle grandi città... dopo 4 giorni sperduti in mezzo alla Bosnia sarà strano trovarsi in mezzo a Sarajevo: un cambio improvviso, bello ma difficile da affrontare. Un bel problema anche i cambi di moneta (3 monete diverse: euro, kune, marchi convertibili)

Molti, partendo per i Balcani, pensano di incontrare i segni della tremenda guerra degli anni'90. Tu cosa ti aspetti?
Tante persone che ci sono state, mi hanno detto che effettivamente è così.. Nello specifico penso che noteremo di più questo aspetto quando saremo nella zona di Mostar. 
E a Sarajevo?
Credo che lì troveremo più la memoria storica della guerra, i simboli. Durante la fase di preparazione ci siamo informati molto sul panorama culturale che le abitudini: fare un vaggio in completa autonomia in bici presuppone la conoscenza anche storica dei luoghi, perché altrimenti è un casino. Consigli letterari da questo punto di vista? "Maschere per un massacro" "La linea dei mirtilli" di Paolo Rumiz. Un altro libro molto interessante è "Yugoland" di Aragona e Gamberini.

Come siamo messi a livello di bagaglio linguistico?
So quattro parole in serbocroato: voda, pivo, kafa, rakia (acqua, birra, caffè, grappa).

E se avete fame?
Pivo (birra).

Ma non hai paura delle mine? Guarda che la Bosnia è uno dei paesi più pericolosi per la presenza di residui bellici non ancora rilevati e/o disinnescati.
Mine? Non era finita la guerra? Ho più paura del mio compagno di viaggio. Ah, anche dei lupi e dei cani randagi…

Abbiamo parlato di cultura, di guerra, di lingua...ma per voi sarò sopprattutto una questione di muscoli...pronti al devasto?
A causa di scarsa volontà e pessime condizioni climatiche, mi sono allenato soltanto nell’ultimo perido, ma con salite importanti (vedi fotografie). Ho paura più di tutto per i nostri sederi. Non mi riferisco al fatto che staremo insieme 2 settimane (!) ma al dato oggettivo che il fondoschiena deve essere abituato ad aderire con la sella per tutto il giorno.

Come pensate di trovare ospitalità sapendo quattro parole (solo nomi di bevande) in serbo-croato?
Alle volte bastano i gesti. Il mio compagno di viaggio è stato in tutto il mondo, abituato a gesticolare per farsi capire. In ogni caso gireremo con una bandiera italiana sulla bicicletta in modo che chi ci vede possa sapere da dove veniamo. È più probabile che un bosniaco sappia l’italiano piuttosto che un italiano sappia il bosniaco...credo!

Quanto vi vanterete da uno a dieci tornando a casa?
Dipende da come andranno le cose, però sarebbe bello raccogliere il materiale (tante foto, video, qualche intervista alle persone che incontreremo) e poi presentarlo. Vi terremo aggiornati con sms, foto, anche durante il viaggio stesso...aspettatevi alcune sorprese sul blog!

Ah! Quindi inizierete a vantarvi già in itinere?
Ebbene sì, quando sarà possibile invieremo a casa aggiornamenti in diretta!

Con amici alla Malga Lunga
Tratti di falsopiano sulla salita della Malga Lunga

Nessun commento:

Recenti